Palati Fini

“VIN E PAN FAN L’OM CONTENT”

24 H per degustare il Barolo piemontese

Nelle langhe piemontesi si produce ormai da secoli uno dei vini più conosciuti d’Italia, dal sapore intenso e deciso, noto come Barolo, dal nome del piccolo borgo circondato da viti e distese di vigneti che si colorano di un intenso violaceo nei mesi della vendemmia. Si tratta di uno spettacolo unico nel suo genere che può regalare una meravigliosa esperienza enogastronomica per gli amanti del vino e del buon cibo.

Proposte di tour vinicoli

Se volete trascorrere una giornata particolare in Piemonte da veri palatini fini, vi consiglio di impiegare la vostra mattinata in un tour delle langhe con degustazione di vini e prodotti locali. La giornata comincia ad Alba, patria del tartufo, per proseguire verso molti dei comuni dove si coltiva il vitigno del Nebbiolo, da cui si ricava il famoso Barolo. C’è la possibilità di adattare il proprio percorso e di scegliere se essere guidati da un autista del luogo che vi spiegherà tutti i dettagli di questa terra ricca di storia oppure potete usare la vostra auto ed essere comunque accompagnati da una guida locale. Personalmente avevo scelto la seconda opzione per una questione di prezzo.

Se volete viaggiare da autodidatti sulla nota “Strada del Barolo” è possibile personalizzare il proprio percorso in base alle esigenze personali, al numero di giorni che si vuole spendere e, ovviamente, al budget a disposizione. Qualunque sia la vostra scelta, preparatevi ad ammirare delle colline solcate da vigneti, dei castelli che sorgono qua e là nel paesaggio; oltre a ciò, ogni singola degustazione non può prescindere da 4/5 calici dai gusti diversi e qualche tartina con paté di tartufo come accompagnamento.

Suggerimenti di cantine visitabili

Premetto che tutte le cantine che incontrerete lungo il vostro tour delle Langhe sono valide e certificate ma, se volete un parere da chi ha già sperimentato il percorso, vi posso nominare alcune destinazioni da cui non potete prescindere sia per la qualità dei prodotti sia per la location in cui si trovano.

Bussìa Soprana (Monforte d’Alba): una cantina nata nel 1992 su progetto del signor Casiraghi, dove si può degustare un’ampia varietà di vini come il Barolo, il Moscato e il Barbera, rigorosamente accompagnati da taglieri di salumi e formaggi.

Cascina Sòt (Monforte d’Alba): nei dintorni della cantina precedente, potete fare un’altra tappa di cui non rimarrete delusi, un’azienda agricola nata nel 1975 a gestione famigliare. Si può prenotare una visita guidata alle cantine, fortemente consigliata per le famiglie data la cordialità della guida che accompagna. Qui si può degustare, tra le tante possibilità, il Dolcetto d’Alba, il Langhe doc Chardonnay e il Langhe doc Nebbiolo.

Procedendo verso la meta principale del nostro itinerario, Barolo, si deve fare tappa a due cantine molto conosciute che hanno costruito il loro nome nel corso degli anni per il loro impegno e per l’amore messo nel coltivare uva di qualità.

Cantina Francesco Borgogno (Barolo): situata ai piedi delle due colline su cui poggia il paese, si tratta di un’azienda a conduzione famigliare creata a partire dagli Anni Trenta che si è evoluta nel corso del tempo ma è una delle poche ad aver mantenuto la tecnica delle grandi botti per far riposare il suo vino, il che rende inimitabile il gusto del Barolo ottenuto.

Famiglia Damilano (Barolo): fondata alla fine del 1800, la cantina risulta essere uno dei centri migliori per la vendita e l’esportazione all’estero del Barolo. Consiglio una breve tappa per acquistare qualche bottiglia come souvenir della giornata o come regalo.

Fine giornata a Barolo

Al termine di una lunga giornata ricca di sapori e storia, arriverete nel tardo pomeriggio a Barolo, una tra le località più conosciute delle Langhe. Vi suggerisco di passeggiare per le strade del centro storico dove potete ammirare una piccola piazza e una Chiesa che si affacciano sui pendii della collina. La visita del centro non richiede molto tempo dato che si tratta di un piccolo borgo antico ma credo sia fondamentale per rigenerarvi da qualche bicchiere di troppo bevuto durante le degustazioni.

Per concludere in bellezza, vi lascio con alcuni suggerimenti culinari per la cena perché, dopotutto, non si può bere a stomaco vuoto.

La Cantinetta: un ristorante che cura la freschezza dei propri ingredienti e la presentazione dei piatti, qui avevo assaggiato il risotto alla zucca come primo e il coniglio ai peperoni come secondo, accompagnato da una salsa agrodolce a base di Barolo.

Barolando: un ristorante che unisce la secolare tradizione della semplicità al moderno impiattamento delle portate. Aspettatevi di ricevere dei piatti molto curati e gradevoli alla vista ma, ovviamente, altrettanto buoni e genuini.

Il periodo dell’anno migliore in cui vi consiglio di pianificare il vostro percorso è sicuramente l’autunno, tra settembre e ottobre, dove avrete modo di osservare la raccolta dell’uva e il processo della vendemmia; se, però, siete di passaggio tra giugno e luglio, provate a controllare gli eventi del paese di Barolo, spesso organizzano “Collisioni”, un festival musicale con cantanti da tutto il mondo.

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